Ho parlato, senza pronunciare sillaba, al cuore di questa esistenza,
ed ho ascoltato tutte le risposte, ipotesi prive di certezze, teorie!

Ho interrogato il mondo visibile ed invisibile ed ho atteso la verità
incanutendo di silenzio.

Amor mio, che perenne resti,
faro ed ancora
in questo buio liquido
che è la terra, rispondimi!

… e mi giuge un tono
assordante di solitudine
narrante il vuoto del mondo,
eppur ci sei, e parli,
una lingua pregna
di significati universali
che io non so tradurre.

Ho parlato, amor mio,
e scritto, amor mio,
chilometri di parole
disperse al vento
ed alle pagine bianche
delle notti insonni di dolore
e fradice di pianto,
ed hanno incontrato
solo l'indifferenza
e l'ignoranza dell'umanità,
sono marcite
al suolo di una zolla sterile
senza far nascere frutto,
ed ho smesso.

Mi sono data,
attimo dopo attimo
al colore del tuo amore
e ti ho cercato
negli arcobaleni del cielo;
sulle tavolozze dei prati fioriti
come eremita alle vette dei nevai,
come naufraga al blu cobalto degli oceani
… e ti ho trovato!

Amor mio, che hai creato la perfezione
e l'hai chiamata vita,
marchiandola
col sentimento dell'amore
di modo che, ogni tua creatura,
possa, in esso, trovare
la mappa della via
che porta al ritorno alle tue braccia.

Manchi solo tu, amor mio! La vita è meravigliosa! Grazie!