Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Drudylla
Chiudi tutti le porte
Chiudi tutte le porte,
socchiudi le imposte,
e se non puoi togliere
le parole al suono delle voci:
ottura le orecchie!
Il mondo racconta
sempre le stesse storie,
usa le medesime frasi,
insegna continuamente
le deformi verità,
ed egoista,
muore nell’ignoranza
dell’apprendere.
Tu dimora nell’alba d’un giorno,
in luci velate di bianco,
nascosto nell’immaginazione
a filtrare le foglie che dimostrano
l’esistenza del bosco.
Tu leggi il purgatorio
di una natura avanzata al progresso,
e scrivi il binomio dei colori
dove manca il giallo,
dove si nasconde
l’azzurro eterno del cielo.
Chiudi tutte le case,
riposaci dentro le speranze,
e se non puoi regalare i sogni
alle menti degli uomini:
soffocali nel silenzio!
Il desiderio evoca
sempre le stesse immagini,
adopera sempre i medesimi colori,
insegna instancabilmente
la purezza della verità,
ed egoista,
muore nell’ignoranza
del vivere.
Tu, quando senti tuonare
la freddezza dei venti,
e ti giunge angosciato
il canto degli uccelli,
mentre la violenza
delle voci umane
scavalca le mura
della cercata solitudine…
arrenditi all’idea
di essere vita,
di essere mondo,
di essere uomo.
socchiudi le imposte,
e se non puoi togliere
le parole al suono delle voci:
ottura le orecchie!
Il mondo racconta
sempre le stesse storie,
usa le medesime frasi,
insegna continuamente
le deformi verità,
ed egoista,
muore nell’ignoranza
dell’apprendere.
Tu dimora nell’alba d’un giorno,
in luci velate di bianco,
nascosto nell’immaginazione
a filtrare le foglie che dimostrano
l’esistenza del bosco.
Tu leggi il purgatorio
di una natura avanzata al progresso,
e scrivi il binomio dei colori
dove manca il giallo,
dove si nasconde
l’azzurro eterno del cielo.
Chiudi tutte le case,
riposaci dentro le speranze,
e se non puoi regalare i sogni
alle menti degli uomini:
soffocali nel silenzio!
Il desiderio evoca
sempre le stesse immagini,
adopera sempre i medesimi colori,
insegna instancabilmente
la purezza della verità,
ed egoista,
muore nell’ignoranza
del vivere.
Tu, quando senti tuonare
la freddezza dei venti,
e ti giunge angosciato
il canto degli uccelli,
mentre la violenza
delle voci umane
scavalca le mura
della cercata solitudine…
arrenditi all’idea
di essere vita,
di essere mondo,
di essere uomo.
Pubblicato: mercoledì 14 aprile 2004
Alle ore: 10:10:22
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