Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Fra i rami
Mi manchi
Muovi il ventre,
lancia i fianchi,
porgi lo sguardo al mare,
lascia il cuore in un bicchiere
ad annegare il desiderio
di chi non c'è, di chi manca.
Segui il ritmo,
odi il coro delle voci umane,
ascolta come piange
e brama le braccia
e lo sguardo
di chi non c'è.
Muovi il ventre,
agita le gambe,
innalza le mani in preghiera
e dì alla notte
d'esser lunga, infinita,
dille di darti il tempo di ballare
la musica dell'assenza,
dille di cantare
l'amore che non c'è.
Manchi,
quando le mani stringono
forte la notte
e gli occhi viaggiano a te
al riverbero d'un barbaglio
che ha lasciato candele accese
sotto lo sfatto orlo del mare
e questa luna
si dimena puttanamente
nel cuore e le braccia della gente:
manchi!
D'improvviso
troppe gambe
battono il selciato,
troppi uomini
domandano
senza chiedere,
troppe donne
danno
senza attendere,
quando a me le note
offrono solo confusione,
il mare solo un’illusione,
il cuore solo una prigione
dove tu perenne ...
manchi!
lancia i fianchi,
porgi lo sguardo al mare,
lascia il cuore in un bicchiere
ad annegare il desiderio
di chi non c'è, di chi manca.
Segui il ritmo,
odi il coro delle voci umane,
ascolta come piange
e brama le braccia
e lo sguardo
di chi non c'è.
Muovi il ventre,
agita le gambe,
innalza le mani in preghiera
e dì alla notte
d'esser lunga, infinita,
dille di darti il tempo di ballare
la musica dell'assenza,
dille di cantare
l'amore che non c'è.
Manchi,
quando le mani stringono
forte la notte
e gli occhi viaggiano a te
al riverbero d'un barbaglio
che ha lasciato candele accese
sotto lo sfatto orlo del mare
e questa luna
si dimena puttanamente
nel cuore e le braccia della gente:
manchi!
D'improvviso
troppe gambe
battono il selciato,
troppi uomini
domandano
senza chiedere,
troppe donne
danno
senza attendere,
quando a me le note
offrono solo confusione,
il mare solo un’illusione,
il cuore solo una prigione
dove tu perenne ...
manchi!
Pubblicato: lunedì 18 luglio 2005
Alle ore: 15:09:40
Alle ore: 15:09:40