Quattro petali rossi al riparo dei trifogli
emersi al sentimento d’una selva d’oleandri
circondano dell’estate il regno verdeggiante
soggiogati dal burlesco sorriso degli gnomi,
domati dagli intrugli velenosi delle maghe.

Quattro petali rossi sulle bocche delle dame
colorano l’infinito pettegolezzo del reame,
raccontano d’eroiche gesta e del guerriero,
di quell’impudica lussuria e della tresca,
diffondono menzogne e verità parziali
turlupinando il senno del genere umano
e somministrando frasi di benevole carità
dispensano occhiate di mielata malvagità.

Quattro petali rossi alle gote dell’imperituro dolore,
lacrime d’amore seminate al suolo dell’impavido cuore,
rubini sfavillanti stillati agli occhi azzurri dell’amante,
nobili gemme di rimpianto incastonate al pentimento,
diadema privo d’ore posto al capo del fiabesco amore
segreto regale e senza tempo che fa del mondo reale
un tormentoso, ingiusto e insanabile patimento.

Quattro petali rossi … il sogno d’un innocente amore!