Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Il canto del pellegrino
Bimba
L’animo mio di bimba
attraversa la notte della maturità
con mani sempre attaccate
l’una all’altra,
si sostengono, si fanno forza,
si abbandonano all’abbraccio
della semplice
ed infantile consolazione.
Il cuore mio di bimba
percorre l’ignoranza dell’età adulta
con piedi alati
svolazzando il cielo dei sogni.
Gli occhi miei di bimba
riversano nel ventre della notte
l’infante mio splendore,
che smerla e orla di morbido ricamo
le sue aguzze irregolarità.
Le parole mie di bimba
ovunque
in lei risuonano e,
in cantilena,
un’unica e ripetitiva frase recitano:
“Rischiarami, oh notte,
con il sole della speranza,
ricoprimi, oh notte,
con i raggi del variopinto sogno,
riparami, oh notte,
con l’ombra dell’eterno amore”.
Le paure mie di bimba
ovunque in me si annidano e,
in crescendo,
al perverso svago
della adulta notte cedono,
ed io in lui smarrisco,
in esso impoverisco,
con lui erudisco
conoscendo il triste,
macchinoso gioco della razionalità.
attraversa la notte della maturità
con mani sempre attaccate
l’una all’altra,
si sostengono, si fanno forza,
si abbandonano all’abbraccio
della semplice
ed infantile consolazione.
Il cuore mio di bimba
percorre l’ignoranza dell’età adulta
con piedi alati
svolazzando il cielo dei sogni.
Gli occhi miei di bimba
riversano nel ventre della notte
l’infante mio splendore,
che smerla e orla di morbido ricamo
le sue aguzze irregolarità.
Le parole mie di bimba
ovunque
in lei risuonano e,
in cantilena,
un’unica e ripetitiva frase recitano:
“Rischiarami, oh notte,
con il sole della speranza,
ricoprimi, oh notte,
con i raggi del variopinto sogno,
riparami, oh notte,
con l’ombra dell’eterno amore”.
Le paure mie di bimba
ovunque in me si annidano e,
in crescendo,
al perverso svago
della adulta notte cedono,
ed io in lui smarrisco,
in esso impoverisco,
con lui erudisco
conoscendo il triste,
macchinoso gioco della razionalità.
Pubblicato: giovedì 18 settembre 2003
Alle ore: 16:30:40
Alle ore: 16:30:40