Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Orme lontane
Miope realtà
Miope realtà
Il pessimismo, che abita il cuore,
è il ventre che accoglie e partorisce
l’arcobaleno delle variopinte emozioni,
che l’odierna e deludente vita
relega al solo palpitare dei sogni.
Il Sognare, che anima le notti,
è la dispensa che custodisce e conserva
la ricca provvigione di cibo,
che l’affamata realtà utilizza e consuma
per sfamare le diurne speranze.
Il trascendente, che vivifica il finito essere,
è il mistero che produce e dona
la pacifica gioia dell’eterno esserci,
alla voluttà d’un desiderio
insito nel pensiero dell’immanente fare.
L’amore, che allegro e sofferente
si dimena tra il bene e il male,
non indossa le lenti della miope realtà,
non assoggetta, facendosi servire,
alcuna tattica, vedente o cieco esso sia
prosegue il suo cammino sul sentiero
della perfetta utopia.
La sconfitta, che logora e divora
la terrena energia,
che prima accelera e poi stronca
il battere d’un cuore,
tetramente spalanca l’uscio d’una casa
dove radiosa e solare espande
la progenie della felicità.
La consapevolezza di ciò che non sono
m’addolora e m’affligge, m’adombra,
oscurando il disegno di ciò che bramo essere.
La sua mano, con rinnovata intelligenza,
ridipinge e colora il quadro che ritraendomi,
agli altri mostra ciò che sono.
In me costruisce l’idea, che la vera identità dell’uomo,
vive nel chiarore dell’alba che dentro porta,
morendo nel buio della notte che fuori vive.
Il pessimismo, che abita il cuore,
è il ventre che accoglie e partorisce
l’arcobaleno delle variopinte emozioni,
che l’odierna e deludente vita
relega al solo palpitare dei sogni.
Il Sognare, che anima le notti,
è la dispensa che custodisce e conserva
la ricca provvigione di cibo,
che l’affamata realtà utilizza e consuma
per sfamare le diurne speranze.
Il trascendente, che vivifica il finito essere,
è il mistero che produce e dona
la pacifica gioia dell’eterno esserci,
alla voluttà d’un desiderio
insito nel pensiero dell’immanente fare.
L’amore, che allegro e sofferente
si dimena tra il bene e il male,
non indossa le lenti della miope realtà,
non assoggetta, facendosi servire,
alcuna tattica, vedente o cieco esso sia
prosegue il suo cammino sul sentiero
della perfetta utopia.
La sconfitta, che logora e divora
la terrena energia,
che prima accelera e poi stronca
il battere d’un cuore,
tetramente spalanca l’uscio d’una casa
dove radiosa e solare espande
la progenie della felicità.
La consapevolezza di ciò che non sono
m’addolora e m’affligge, m’adombra,
oscurando il disegno di ciò che bramo essere.
La sua mano, con rinnovata intelligenza,
ridipinge e colora il quadro che ritraendomi,
agli altri mostra ciò che sono.
In me costruisce l’idea, che la vera identità dell’uomo,
vive nel chiarore dell’alba che dentro porta,
morendo nel buio della notte che fuori vive.
Pubblicato: sabato 13 settembre 2003
Alle ore: 20:44:17
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