Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Orme lontane
Soave suono
Soave suono la parola udita
al tramonto dell’ultimo dì.
Incurante della notte,
del suo gelo, infrange l’atavica ostilità, e a mani nude
sradica gli sterpi dello stanco attendere.
Incredula l’osservo,
mentre percorre l’aspra viuzza
che al cuor mio introduce.
Ancor guardo, e il pensier sussurra:
“ Egli mai si concederà allo straniero dire”.
Ancor osservo, ed il pensier favella:
“Altro farà quel sofferente vile,
si, altro farà, giammai s’aprirà”.
Ancor sbircio, mentre il pensier declama il suo dissenso,
quando, ad un tratto, gli occhi che guidano il vedere,
l’azzittiscono, l’atterriscono, a lui mostrando
il voraginoso varco che il cuor mio gli offre.
al tramonto dell’ultimo dì.
Incurante della notte,
del suo gelo, infrange l’atavica ostilità, e a mani nude
sradica gli sterpi dello stanco attendere.
Incredula l’osservo,
mentre percorre l’aspra viuzza
che al cuor mio introduce.
Ancor guardo, e il pensier sussurra:
“ Egli mai si concederà allo straniero dire”.
Ancor osservo, ed il pensier favella:
“Altro farà quel sofferente vile,
si, altro farà, giammai s’aprirà”.
Ancor sbircio, mentre il pensier declama il suo dissenso,
quando, ad un tratto, gli occhi che guidano il vedere,
l’azzittiscono, l’atterriscono, a lui mostrando
il voraginoso varco che il cuor mio gli offre.
Pubblicato: mercoledì 10 settembre 2003
Alle ore: 23:38:21
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