Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Se non puoi
Schiamazza il vento
Schiamazza il vento nelle voci,
nelle nuvole che risalgono il mare,
stridendo di freddo e stanchezza,
di vesti e parei, traballante oscilla,
silente, a bocca spalancata,
ciancia di dicerie e affamato
procede al tavolo della cena.
Poche note alla sera su tre corde e un violino.
Era vecchio, era antico, raccontava del tempo,
del suo scorrere lento, del suo eterno girare
come un nomade stanco, come zingaro affranto.
Sette gocce di cielo sono uscite dal tempo,
son cadute sul campo, seminando sgomento
han piegato l'argento, sotterrato quell'oro
reputato prezioso, e son povero anch'io,
sono nomade e stanco, sono solo ed affranto
nell'immenso tuo incanto!
Mai così nitido il mare agli occhi
specchiò questa vita esultare!
Sinuose forme, corpi marini
come sirene tessono capelli
ai peduncoli delle stelle,
fluttuanti sfiorano perle
sparpagliate su monti di corallo.
E il cielo, questo cielo d’universale silenzio,
parla al cuore sussurrando: "Amore, Amore".
“Amore, amore”, ripete il coro delle onde,
e “Amore, amore”, bisbiglia replicante il cuore.
nelle nuvole che risalgono il mare,
stridendo di freddo e stanchezza,
di vesti e parei, traballante oscilla,
silente, a bocca spalancata,
ciancia di dicerie e affamato
procede al tavolo della cena.
Poche note alla sera su tre corde e un violino.
Era vecchio, era antico, raccontava del tempo,
del suo scorrere lento, del suo eterno girare
come un nomade stanco, come zingaro affranto.
Sette gocce di cielo sono uscite dal tempo,
son cadute sul campo, seminando sgomento
han piegato l'argento, sotterrato quell'oro
reputato prezioso, e son povero anch'io,
sono nomade e stanco, sono solo ed affranto
nell'immenso tuo incanto!
Mai così nitido il mare agli occhi
specchiò questa vita esultare!
Sinuose forme, corpi marini
come sirene tessono capelli
ai peduncoli delle stelle,
fluttuanti sfiorano perle
sparpagliate su monti di corallo.
E il cielo, questo cielo d’universale silenzio,
parla al cuore sussurrando: "Amore, Amore".
“Amore, amore”, ripete il coro delle onde,
e “Amore, amore”, bisbiglia replicante il cuore.
Pubblicato: venerdì 19 agosto 2005
Alle ore: 19:34:10
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