Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Segreti versi
La pace
Chiedono pace, a me,
come fossi io a portarla,
come se bastassero i miei sorrisi
e le parole a far volare via
le ombre delle solitudini,
delle tristezze, delle ingiustizie
e dei rancori sparsi alle strade,
alle piazze, alle case, ai cuori
che si portano dentro, schiacciati
dal sasso delle incomprensioni
scivolate facili, inconsapevoli,
dalle lingue disuguali.
Mi chiedono la via della riconciliazione,
come fossi io, esperta di quel camminare,
come se bastasse l’amore del mio cuore
a materializzare la colomba della pace.
Aiuto, dicono gli occhi, preghiere
baciano il suolo cadendo alle labbra
…versano, sulle ferite del passato,
gocce di speranza rosse come sangue,
pianti invisibili, offerti al sogno
irraggiungibile della fratellanza.
Vorrei dirglielo e non so come fare,
le parole sono fiori difficili da coltivare.
Vorrei fosse semplice la pace da donare.
Essa è una luce, sparsa in frammenti,
seminata al giaciglio dei nostri cuori,
non ne basta uno, ci vogliono tutti
per poterla realizzare.
Ognuno, deve accendere la sua,
portarla in strada,
come una grande fiaccolata,
fare in modo che tutti la vedano
brillare in un sorriso,
che tutti la sentano carezzare di parole.
Solo insieme si illumina
il futuro della fratellanza.
E’ l’unità il dolce,
bianco corpo della pace.
come fossi io a portarla,
come se bastassero i miei sorrisi
e le parole a far volare via
le ombre delle solitudini,
delle tristezze, delle ingiustizie
e dei rancori sparsi alle strade,
alle piazze, alle case, ai cuori
che si portano dentro, schiacciati
dal sasso delle incomprensioni
scivolate facili, inconsapevoli,
dalle lingue disuguali.
Mi chiedono la via della riconciliazione,
come fossi io, esperta di quel camminare,
come se bastasse l’amore del mio cuore
a materializzare la colomba della pace.
Aiuto, dicono gli occhi, preghiere
baciano il suolo cadendo alle labbra
…versano, sulle ferite del passato,
gocce di speranza rosse come sangue,
pianti invisibili, offerti al sogno
irraggiungibile della fratellanza.
Vorrei dirglielo e non so come fare,
le parole sono fiori difficili da coltivare.
Vorrei fosse semplice la pace da donare.
Essa è una luce, sparsa in frammenti,
seminata al giaciglio dei nostri cuori,
non ne basta uno, ci vogliono tutti
per poterla realizzare.
Ognuno, deve accendere la sua,
portarla in strada,
come una grande fiaccolata,
fare in modo che tutti la vedano
brillare in un sorriso,
che tutti la sentano carezzare di parole.
Solo insieme si illumina
il futuro della fratellanza.
E’ l’unità il dolce,
bianco corpo della pace.
Pubblicato: venerdì 26 agosto 2011
Alle ore: 23:46:12
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