Poesie
Al sole della vita
(100) Aspettando te
Cesenatico
(100) Sulle sabbie del cuore
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Anima mia
Fra i rami
(100) Andando per le vie
Il canto del pellegrino
(100) Sottobosco della vita
La poesia è morta
(100) Viva la poesia
Orme lontane
(100) Ricordati di me
Se non puoi
(100) Esistenze in negativo
Segreti versi
(100) Indicibile del mondo
Senza quadrature
(100) Da sempre - per sempre
Tra prosa e poesia
(100) Io -per sbaglio-
Raccolta: Tra prosa e poesia
La lavanda
Conto il viola dell’alba
insieme ai cespugli di lavanda che circondano
gli sguardi, dove si nascondono le spine
di rose bianche e rosse. Ombreggia attorno
il filo d’erba mentre davanzali di begonie
sorvegliano alloro e oleandri. Viola
è il mio amore –romantico- parola
di vita ai passanti ignari, vivo
verde dell’eternità recinto
nelle larghe foglie delle palme
mio sensuale movimento
c’amoreggia –seducendo-
l’azzurrità del cielo. Siedo,
all’ombra dei giardini al mare,
dove il legno morto e vivo affonda
radici in terra sabbiosa e chiara,
dove la dolcezza delle acque,
pressata dall’ardore s’esibisce
in salti e capriole per finirsi di speranza
all’abbraccio amante del sole.
Viola è il pensiero, disimpegnato,
intento a contare la lavanda
dove api reali vivono di nettare.
Lo sguardo smarrito
in irregolare visione, chiede: quanti sono?
Venti? Trenta? Non importa,
la logica mia risponde: “Ora il mondo è
un cespuglio di lavanda,
e tu
l’ape reale che del suo nettare si nutre”.
insieme ai cespugli di lavanda che circondano
gli sguardi, dove si nascondono le spine
di rose bianche e rosse. Ombreggia attorno
il filo d’erba mentre davanzali di begonie
sorvegliano alloro e oleandri. Viola
è il mio amore –romantico- parola
di vita ai passanti ignari, vivo
verde dell’eternità recinto
nelle larghe foglie delle palme
mio sensuale movimento
c’amoreggia –seducendo-
l’azzurrità del cielo. Siedo,
all’ombra dei giardini al mare,
dove il legno morto e vivo affonda
radici in terra sabbiosa e chiara,
dove la dolcezza delle acque,
pressata dall’ardore s’esibisce
in salti e capriole per finirsi di speranza
all’abbraccio amante del sole.
Viola è il pensiero, disimpegnato,
intento a contare la lavanda
dove api reali vivono di nettare.
Lo sguardo smarrito
in irregolare visione, chiede: quanti sono?
Venti? Trenta? Non importa,
la logica mia risponde: “Ora il mondo è
un cespuglio di lavanda,
e tu
l’ape reale che del suo nettare si nutre”.
Pubblicato: mercoledì 17 settembre 2003
Alle ore: 16:28:32
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