Poesie
Al sole della vita
(100) Tu sei così,
come quel sole tenero
che non fa male
in quel suo declino al mare.
come quel sole tenero
che non fa male
in quel suo declino al mare.
Cesenatico
(100) Apre l’estate
l’aperitivo della sera,
la riva sfolla
all’ombra del grattacielo:
è Cesenatico!
l’aperitivo della sera,
la riva sfolla
all’ombra del grattacielo:
è Cesenatico!
Dentro l'anima
(93) Ci sono uccelli i più goffi e scuri che quando infreddoliscono sul nodo d'un ramo, in tutto assomigliano a quel nodo. (Alberto Bevilacqua)
Drudylla
(100) Ho
un candelabro senza candele,
un vaso senza fiori,
guardandoli m’accorgo
di quanti vuoti
è piena la mia casa.
un candelabro senza candele,
un vaso senza fiori,
guardandoli m’accorgo
di quanti vuoti
è piena la mia casa.
Fra i rami
(100) Fra i rami,
tra l'arse foglie,
è l'animo del mondo
in ogni istante grida:
"RESPIRA!".
tra l'arse foglie,
è l'animo del mondo
in ogni istante grida:
"RESPIRA!".
Il canto del pellegrino
(100) Del cor cantai le traversie,
dell’anima narrai le bramosie,
del corpo e del pensier
conobbi le bugie.
dell’anima narrai le bramosie,
del corpo e del pensier
conobbi le bugie.
Io e le fate
(4) Bada, non far piangere una strega,
ma se ti sbagli e piangerà una fata,
non hai scampo!
ma se ti sbagli e piangerà una fata,
non hai scampo!
La poesia č morta
(100) Sono nata una volta sola, morta mille volte.
Ogni volta che muoio mi ricordo di lei
e la canto:
"La poesia è morta, Viva la Poesia!".
Ogni volta che muoio mi ricordo di lei
e la canto:
"La poesia è morta, Viva la Poesia!".
Orme lontane
(100) Fitte e sottili righe
muovono il rigido tessuto,
che un tempo avvolse
i mille battiti del cuor tuo.
muovono il rigido tessuto,
che un tempo avvolse
i mille battiti del cuor tuo.
Se non puoi
(100) Fuggimi come ora,
riparati come sempre,
corri alla nave,
a quei venti,
all'isola che non c'è
e poi nell'eternità
rinpiangimi.
riparati come sempre,
corri alla nave,
a quei venti,
all'isola che non c'è
e poi nell'eternità
rinpiangimi.
Segreti versi
(100) Sono l’amore tornato,
quello che da fanciullo
t’ha sorretto uomo,
che da uomo
ti accompagnerà fanciullo.
quello che da fanciullo
t’ha sorretto uomo,
che da uomo
ti accompagnerà fanciullo.
Senza quadrature
(100) E' solo spazio
che doveva essere
pieno ... E' solo corpo
disubbidiente che brama,
anche la mano chiede, anche lei,
come la mente: vuole!
che doveva essere
pieno ... E' solo corpo
disubbidiente che brama,
anche la mano chiede, anche lei,
come la mente: vuole!
Tra prosa e poesia
(100) Dentro me
l’anomala e imperiosa
onda del sentimento,
s’avvicina alla ragione,
l’inabissa annegandola
al mutismo della morte
d’un mare che ora
vuole chiamarsi vita.
l’anomala e imperiosa
onda del sentimento,
s’avvicina alla ragione,
l’inabissa annegandola
al mutismo della morte
d’un mare che ora
vuole chiamarsi vita.
Raccolta: Io e le fate
Ho aperto il cuore
Ho aperto il cuore,
giocato con l’amore,
cantato la sua anima,
ballato sopra i sogni,
sorriso al loro dolore
abbracciandone il destino,
ho aperto il cuore,
giocato con l’amore.
Ho smesso di guardare il mondo
e ho messo gli occhi dentro l’anima,
che mi ha ridato un cuore
da mettere sul tavolo da gioco della vita,
quando si è fatta avara di giorni belli,
quelli lunghi e caldi
delle estati giovani di incosciente speranze,
quelli freschi e stellati
delle notti magiche e senza fine,
con la luna innamorata
negli sguardi dell’amore innocente
con i baci pensati e mai dati.
Ho chiuso gli occhi
ai ricordi che fanno piangere e sorridere,
che ti riportano al chi eri,
al chi volevi essere,
quelli faticosi e tristi che ti hanno consumato
il sentimento e la ragione,
quelli che hanno fatto sparire la bambina
e comparire la donna senza sogni,
che oggi cerca e rincorre solo il carro dei bisogni.
Ho aperto il cuore,
giocato con l’amore,
cantato la sua anima,
ballato sopra i sogni,
sorriso al loro dolore
abbracciandone il destino,
ho aperto il cuore,
giocato con l’amore.
giocato con l’amore,
cantato la sua anima,
ballato sopra i sogni,
sorriso al loro dolore
abbracciandone il destino,
ho aperto il cuore,
giocato con l’amore.
Ho smesso di guardare il mondo
e ho messo gli occhi dentro l’anima,
che mi ha ridato un cuore
da mettere sul tavolo da gioco della vita,
quando si è fatta avara di giorni belli,
quelli lunghi e caldi
delle estati giovani di incosciente speranze,
quelli freschi e stellati
delle notti magiche e senza fine,
con la luna innamorata
negli sguardi dell’amore innocente
con i baci pensati e mai dati.
Ho chiuso gli occhi
ai ricordi che fanno piangere e sorridere,
che ti riportano al chi eri,
al chi volevi essere,
quelli faticosi e tristi che ti hanno consumato
il sentimento e la ragione,
quelli che hanno fatto sparire la bambina
e comparire la donna senza sogni,
che oggi cerca e rincorre solo il carro dei bisogni.
Ho aperto il cuore,
giocato con l’amore,
cantato la sua anima,
ballato sopra i sogni,
sorriso al loro dolore
abbracciandone il destino,
ho aperto il cuore,
giocato con l’amore.
Pubblicato: martedė 25 febbraio 2025
Alle ore: 08:57:01
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