Prose

Io e te
(1) Il viaggio
Le mie stanze
(41) Assenze d'esistenza
Raccolta: Le mie stanze
Credevo
Darsi tempo e fiducia, questo
è indispensabile
a chi rinasce dopo il dolore.

Non ti necessitano risposte se non divieni creatore di domande, l'importante è credere che l'uomo che sei oggi è più equilibrato, più ricco, più forte di quello svanito nel passato.

Credevo che la vita fosse cosa mia, consolidata di esperienze e certezze come ricchezze che nessuno può portarti via, invece l'ho capito dopo tanto morire e rinascere sulla stessa strada, fra la medesima gente, che si perde l'essere proprio e si diventa altro camminando gli anni e le sofferenze, mentre stai, incredulo di te stesso, sempre sulla stessa via, con la stessa gente, con gli uguali affetti.

L'ho compreso che, della vita tua, ogni cosa si perde e si riconquista in un divenire d'altra storia, d'altro te.

Tutto mi è stato chiaro quando la vita, con il suo fare, ferisce e uccide e tu brancoli di interrogativi che sono domande volte agli uomini e a Dio (se ci credi), interrogativi che non hanno risposte vere, ma solo teoremi indimostrabili ai quali puoi donare solo la tua fiducia, la tua speranza... tesi giustificative e salvifiche che accogli come illusioni della logica ragionante, quando non hai più forza di muovere un altro passo sulle strade del mondo.

Ma ora lo so che tutto si perde e tutto si trova in questa nostra umana esperienza, quando non ci manca il coraggio di viverla.

Agropoli, 03 ottobre 2013
Marilina Frasci

Luca 15,11-32
32 “ … ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato".
Pubblicato: venerdì 4 ottobre 2013
Alle ore: 08:53:03
Credevo
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