Prose

Io e te
(1) Il viaggio
Le mie stanze
(41) Assenze d'esistenza
Raccolta: Le mie stanze
Io e greg
Greg:
A molti piacerebbe scrivere un racconto a quattro mani con me. A te sicuramente no. Perché? Perchèèèè?

Io:
Semplice, perché non me lo hai mai chiesto! E poi, a dire il vero, non sono certa saresti molto felice di collaborare con me. Sono una mente libera dalle costrizioni e prigioniera dell'individualismo, potrei, con il mio fare, obbligarti al subire passivo di violenze e modificazioni sostanziali dell'essere e del manifestare. Però una piccola idea l'avrei: ho dato inizio ad un racconto introspettivo dal titolo "Chiunque tu sia non leggermi", dove intendo raccontare l'universo maschile così come lo percepisco e così come vive distorto nei miei inesperti pensieri. In tale contesto sarebbe interessante aprire la narrazione ad un dialogo mentale a due, del tipo (lei e lui a confronto nel personale ed intimo cogitare), ossia uno scrivere in dialogo sincero pur non conoscendosi. Ma è un sogno, una impresa poco fattibile, il lavoro si dovrebbe svolgere come un compitino, una pagina al giorno per ognuno, sfruttando i reciproci interrogativi ai quali l'uno e l'altro rispondono liberamente, sinceramente, senza mai fermarsi all'epidermide della comunicazione. Ora sono io che ti sto facendo una proposta, oltretutto alquanto indecente, che fai accetti? Prova a sbirciare nel mio sito, cerca il testo di cui parlo nella sezione prosa, leggilo e poi batti un colpo caro gattuomo ok? Ma come, non conosci il mio sito? E' quasi un affronto questa tua non conoscenza, per questa volta ti perdono, e come fanno tutte le donne del mondo, ti darò una mano indicandoti la strada da seguire per trovare quella luce che mai si spegne e sempre risplende… www.drudylla.com

Greg:
Vorresti dire che se non leggessi il racconto del tuo sito, piangerei l'occasione perduta senza smettere di cercare di leggere invano il prossimo capolavoro, tra languori letterari e solite arie crepuscolari?

Io:
Veramente non sono io che lo dico, ma tu che lo pensi e scrivi, al massimo io lo sottintendo (hi hi hi ). E poi il prossimo capolavoro di chi? Il mio o il tuo? Ovviamente avrai la cortesia di spiegarmi il senso nascosto nell’espressione “tra languori letterari e solite arie crepuscolari?”. Vuoi forse insinuare che l’odierno panorama letterario è per te troppo sdolcinato e puntualmente insipido? Mancante di quel non so che di creativamente nuovo e stravolgente nel linguaggio e nei contenuti tale da sorprendere, sconvolgere, appassionare e innamorare il lettore al punto da adorare un autore? Mmmmm… io penso che tu stia sognando ad occhi aperti, è stato scritto di tutto ed in ogni modo e combinazione possibile, sono molto pessimista, quindi rimango radicata con le radici al sottosuolo del mio mediocre destino e per il momento mi contento di scrivere qualche piccola e personale considerazione del mio mondo esteriore e del mio universo interiore. Tu cosa intendi fare? Pensi di continuare a giocare con il tuo destino usandolo come una palla da bocce che ha come scopo di centrare la palla della squadra avversaria che è più vicina al pallino e per questo la rende vincente? Su, scervellati, io ho fatto il mio tiro, ora tocca a te! Ah, prima di passarti la mano del gioco, mi è sorto un assurdo pensiero che vorrei assolutamente esternarti: Vorrei pubblicare questo nostro scambio epistolare nel mio sito nella sezione prosa intitolandolo “IO E GREG” , cosa ne pensi? Mi autorizzi?

Greg:
Un mix di quisquilie e pinzillacchere, ma l'effetto è comunque balsamico, ti autorizzo a pubblicare tutto nel tuo sito... vediamo che succede!
Pubblicato: lunedì 6 giugno 2011
Alle ore: 16:54:05
Io e greg
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