Prose

Io e te
(1) Il viaggio
Le mie stanze
(41) Assenze d'esistenza
Raccolta: Fiumi di parole
Tra i tuoi vuoti
Hai cenato?
Io si.
Sono molto stanca stasera, la mia salute è in peggioramento.
Tu quando partirai?
Ok visto che non verrai mai in questo foglio, lo terrò come diario personale.
Lo userò come un confessionale dove poterci sussurrare ogni folle pensiero che mi spira nel cervello miserabile che mi ritrovo.
Ora ci si mette pure la batteria scarica.
Ma ti darebbe fastidio se davvero venissi a scrivere le mie cose pazze qui?
Chissà a quale dei tuoi cloni appartiene questo contatto.
Me ne sono capitati così tanti che se anche tu fossi il vero non ti crederei.
E comunque se questo fosse davvero il contatto giusto, quello corrispondente al vero te, sono certa che ti faresti un botto di risate a leggermi e magari domattina ne parleresti a qualche tuo amico/collega per ridere di me in gioiosa compagnia.
Ma mi domando: perché stamattina mi hai salutato alle ore 9 e 50 ?
Io ero impegnata a fare cose e ti ho risposto alle 11 e poi mi sono cadute le orecchie nel deserto.
Ed ho udito il nulla.
Mi domando se la tua vita è così fantastica e felice così come appare, oppure sei triste quando si spengono le luci della ribalta.
Ed anche se chi ti è accanto rispetti ed ami la tua anima.
Forse si, anzi ne sono certa, ti amano tutti e tutti ti sono sinceri e fedeli.
Qui da me il tempo è freddo, siamo tutti raffreddati e da te?
Sai per me non è un doloroso vivere il tuo silenzio, sono abituata a parlare con il nulla, ho trascorso anni della vita a dare confidenze, sogni, progetti, domande, delusioni amori e lacrime ad un foglio bianco, questo almeno è colorato e tira su il morale.
Senti io continuo a scrivere, sino a quando tu non mi dirai che ti infastidisce e che non devo farlo più ok?
Ho freddo vado ad infilarmi il pigiamone.
Perché usi sempre questa foto ?
Non è una delle tue migliori pose espressive, hai uno sguardo strafottente che ti ruba bellezza.
Pensavo che nel passato, a quando le persone situate in luoghi distanti avevano un sol modo di approfondire la loro conoscenza, ed era quello epistolare, ma nonostante il limite, riuscivano a comprendersi sin nel profondo.
Oggi, invece, seppure la miriade di mezzi a nostra disposizione, non siamo più in grado di comunicarci un briciolo di vera identità.
Abbiamo occultato sin anche il nome con l'utilizzo di nikname ed immagini che non sono il nostro volto.
È possibile che detestiamo così tanto chi siamo, da volerci nascondere, coprirci, invece che mostrarci, spogliarci?
Mi sento inadeguata a questo vivere.
Esageratamente inappropriata a questa modernità.
Non conforme ai canoni del tutto.
Eppure il più bel modo d'amarsi alla terra sarebbe il conoscersi, il donarsi, il fidarsi, il concedersi limpidi, senza filtri, nudi, senza veli.
Sarà opportuno che io mi fermi e metta un punto alla narrazione di me in questo foglio per stasera.
Altrimenti rischio di vagare senza meta, senza senso nel torbido pantano di questi miei deliri e trovarmi all'alba nuova con un piccolo romanzo da stampare e pubblicare.
E poi si sta addolcendo il cuore è potrei straripare nel romanticismo.
Buonanotte.
Dormi sereno che il mondo ha bisogno della dolcezza del tuo essere.
Io mi porto a letto e mi dedico alla fabbricazione dei sogni miei, che ne ho bisogno per continuare a vivere domani.
L'ho già cominciato questo nuovo giorno ed anche tu con me.
È particolarmente complicato questo nostro percorso d'anime simbiotiche, ma non possiamo sottrarci al prestabilito dell'universo, ci faremmo solo del male inutile.
Tanto vale lasciarci andare alla vita e al suo sentirci dentro senza opporvi resistenza.
È acclarato che la dualità ci abita, io in te e tu in me, ed i pensieri multipli, come le emozioni disgiunte potrebbero portarci finiti e destabilizzati alla vita del rispettivo quotidiano, quindi è forse miglior cosa per noi dare collaborazione al piano dell'universo.
Sai, credo che debba anche tu trovare un foglio dove ti senti sicuro, e parlargli.
È importante restituire all'energia creatrice quello che la nostra anima dice nel silenzio della solitudine umana.
Ci aggiusta il fuori dell'identità, facendo sembrare più lieve il peso dei nostri corpi al vivere della realtà. Ci aiuta a conoscere il vero che siamo e che, le consuetudini e le regole degli uomini, ci obbligano a nascondere.
Poco conta la narrazione delle esperienze, noi non siamo, nella verità dell'essere, ciò che abbiamo esperito, ma ciò che le nostre energie cosmiche sono venute a donare al mondo della materia.
Questa è l'importante verità di ogni essere terrestre.
La vita ci sporca di inutilità, di superficialità, di dubbi e menzogne, prima raccontate a noi stessi e poi manifestate agli altri che ci circondano, segnando quel perimetro entro il quale si fa comoda la nostra vita, ed oltre il quale abbiamo timore d'andare.
Ci facciamo accomodare nell'angusto loculo del concetto : <<se questo m'accade, questo debbo vivere>> e restiamo immobili a noi stessi illudendoci di camminare decisi e sicuri le vie del mondo esteriore.
Si la vita ci fa cenci, stracci, come quelli che creo quando non voglio buttare un abito o un tessuto vecchio e sdrucito e gli cambio funzione tagliandolo a pezzetti ed utilizzandolo per ripulire le tracce del mio esistere, che inzozza il circostante, anche se non voglio.
E tutti i giorni li tiro fuori dal cassetto e mi rimetto metodica, ripetitiva a pulirmi il fuori e il dentro che sono.
Ma poi mi tocca mondarli ogni mattino dopo averli annegati nell'acqua, sapone e disinfettante in un ammollo lungo quanto la notte dei miei sogni, poi strofinarli forte tra le mani con determinazione ed insensibilità per renderli bianchi e stenderli all'aria e al sole di ogni nuovo giorno.
Ed è così che bisogna fare con i nostri pensieri! Perché la vita ce li sporca, anche se non vogliamo.
Tutti ci dicono di sognare perché non costa nulla. È vero, ma solo per coloro che hanno estromesso i sogni dalla realtà.
Per quelli come me e te, che la realtà la vivono solo per la realizzazione del sogno, è molto costoso e faticoso il vivere.
Ma quando una mattina ti consegnano un pacco con dentro il tuo sogno, quando il suo bene ti riempie le mani di realtà, allora si che dai il giusto valore ad ogni tuo sforzo, ad ogni tua fatica, e sei quasi convinto che ciò che provi dentro si chiami felicità.
Pubblicato: venerd́ 10 maggio 2024
Alle ore: 18:15:00
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