Prose
Fiumi di parole
(2)
Incipit d'autore
(1)
Io e te
(1) Il viaggio
Le mie stanze
(41) Assenze d'esistenza
Testi Canzoni
(58)
Raccolta: Testi Canzoni
l uomo è morto
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e crede ancora di respirare, di emozionarsi!
E’ morto e pensa di essere l’eterno vivente!
Si agita e s’affanna, crea finti sogni dai semplici bisogni
e poi li frantuma al suono della voce interiore che dice:
“Non sono più capace d’amare!”.
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e s’arrampica alle vesti della vita
coltiva la caducità del suo piccolo orto,
della sua minuscola casa, del suo insignificante lavoro
per divinizzare ed esaltare la sola parte del suo essere
che può condizionare, modificare, distorcere,
la sola di cui è cosciente:
la razionalità e ciò che, per puro interesse, essa produce.
Non provi una gran pena per lui?
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e afferra strappando le vesti alla vita
senza mai riuscire a vederne lo splendore dell’anima.
Tenero, povero e solitario bambino,
seppellitosi tra le cose da lui stesso create,
perso nella fitta vegetazione
ansimante brancola nel buio
in cerca d’una via che lo riporti a casa.
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
Dolce, inconsolabile, ramingo fanciullo dagli occhi bendati,
non sa più vedere l’accecante sole illuminargli la strada,
ed inconsapevole vaga allontanandosi ancor più
dal luogo dov’è custodita la colma ampolla
della sua vera essenza.
Come farà a ritrovarla da solo?
Chi potrà aiutarlo a trovare la splendida creatura che in lui dimora?
Consolami perché oggi vedo e piango la sua morte!
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e crede ancora di respirare, di emozionarsi!
E’ morto e pensa di essere l’eterno vivente!
Si agita e s’affanna, crea finti sogni dai semplici bisogni
e poi li frantuma al suono della voce interiore che dice:
“Non sono più capace d’amare!”.
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e s’arrampica alle vesti della vita
coltiva la caducità del suo piccolo orto,
della sua minuscola casa, del suo insignificante lavoro
per divinizzare ed esaltare la sola parte del suo essere
che può condizionare, modificare, distorcere,
la sola di cui è cosciente:
la razionalità e ciò che, per puro interesse, essa produce.
Non provi una gran pena per lui?
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
E’ morto e afferra strappando le vesti alla vita
senza mai riuscire a vederne lo splendore dell’anima.
Tenero, povero e solitario bambino,
seppellitosi tra le cose da lui stesso create,
perso nella fitta vegetazione
ansimante brancola nel buio
in cerca d’una via che lo riporti a casa.
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
Dolce, inconsolabile, ramingo fanciullo dagli occhi bendati,
non sa più vedere l’accecante sole illuminargli la strada,
ed inconsapevole vaga allontanandosi ancor più
dal luogo dov’è custodita la colma ampolla
della sua vera essenza.
Come farà a ritrovarla da solo?
Chi potrà aiutarlo a trovare la splendida creatura che in lui dimora?
Consolami perché oggi vedo e piango la sua morte!
L’uomo è morto! L’uomo è morto!
Pubblicato: lunedì 11 novembre 2024
Alle ore: 04:01:03
Alle ore: 04:01:03