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Raccolta: Testi Canzoni
Dammi almeno quel perdono


Dammi almeno quel perdono

 

Cosa fai, mi volti le spalle? Te ne vai di nuovo?

Mi lasci qui senza una parola impietrito dal desiderio di stringerti?

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita senza sono morto.

 

Non lascerò che tu vada via senza avermi dato un attimo di voce,

anche solo un respiro, ma lo voglio, ne ho bisogno.

Voglio quel fiato che salva dall’asfissia,

soffiato in gola dalla paura e dall’affetto di chi

non vuole che tu muoia.

 

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

Da quando sei andata via mi cerco, scrostandomi del peggio,

e di quella perfezione che, a volte, in preda al dolore, nego persino a Dio.

 

Non ne ho. L’ho avuta, forse, dopo il non essere e prima dell’essere,

quando mi costruivo nel grembo di una donna, moltiplicandomi di me stesso,

nutrendomi di umanità e limiti, di divinità e grazia.

 

La sto cercando la semplicità, in ogni cosa che mi circonda,

in quel mistero del quotidiano di cui tu mi parlavi, piccolo e nascosto,

quasi impercettibile, come il respiro che mi fa vivo e non morto.

 

Lo vedo e mi tocca proteggerlo, difenderlo dagli assalti della follia

che mi sommerge di lotte, trasformandomi in un animale ferito,

Inferocisce fino a farmi mostro.

 

Non avere paura di me! Sono io, quando bestemmio e prego,

quando dono e rubo, quando piango e rido, quando ricordo e dimentico

quando conservo e butto, sono io, sempre, che non so dire

quanto ha sapore d’assurdo il mondo senza il tuo amore.

 

Cosa fai, mi volti le spalle? Te ne vai di nuovo?

Mi lasci qui senza una parola, impietrito dal desiderio di stringerti?

 

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

 

Non lascerò che tu vada via senza avermi dato un attimo di voce,

anche solo un respiro, ma lo voglio. Ne ho bisogno.

Voglio quel fiato che salva dall’asfissia, soffiato in gola dalla paura

e dall’affetto di chi non vuole che tu muoia.

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

 

La sto cercando la semplicità, in ogni cosa che mi circonda,

in quel mistero del quotidiano di cui tu mi parlavi, piccolo e nascosto,

quasi impercettibile, come il respiro che mi fa vivo e non morto.

Lo vedo e mi tocca proteggerlo, difenderlo dagli assalti della follia

che mi sommerge di lotte, trasformandomi in un animale ferito,

Inferocisce fino a farmi mostro.

 

Cosa fai, mi volti le spalle? Te ne vai di nuovo?

Mi lasci qui senza una parola, impietrito dal desiderio di stringerti?

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.

Dammi almeno quel perdono che restituisce la vita, senza sono morto.





Give me at least that forgiveness 



What are you doing, turning your back on me? Are you leaving again?

Are you leaving me here without a word, petrified by the desire to hold you?

At least give me that forgiveness that gives me back life, without it I am dead.

 

I will not let you go away without giving me a moment of voice,

even just a breath, but I want it, I need it.

I want that breath that saves from asphyxiation, blown into my throat by fear and the affection of those who do not want you to die.

Since you left I have been searching for myself, scraping off the worst,

and that perfection that, sometimes, in the grip of pain, I deny even to God.

I do not have it. I had it, perhaps, after non-being and before being,

when I built myself in a woman's womb, multiplying myself with myself, feeding on humanity and limits, on divinity and grace.

I am looking for simplicity, in everything that surrounds me,

in that mystery of everyday life that you spoke to me about, small and hidden, almost imperceptible, like the breath that makes me alive and not dead.

I see it and I have to protect it, defend it from the assaults of madness

that overwhelms me with struggles, transforming me into a wounded animal,

enrages me to the point of making me a monster.

 

What are you doing, turning your back on me? Are you going away again?

Are you leaving me here without a word, petrified by the desire to hold you?

At least give me that forgiveness that restores life, without it I am dead.

 

Don't be afraid of me! It is me, when I curse and pray,

when I give and steal, when I cry and laugh, when I remember and forget,

when I keep and throw away, it is me, always, who cannot say

how absurd the world tastes without your love.

I won't let you go without giving me a moment of voice, even just a breath, but I want it. I need it.

I want that breath that saves from asphyxiation, blown into the throat by fear and by the affection of those who don't want you to die.

At least give me that forgiveness that gives back life, without it I'm dead.

 

What are you doing, turning your back on me? Are you leaving again?

Are you leaving me here without a word, petrified by the desire to hold you?

At least give me that forgiveness that gives back life, without it I'm dead.

At least give me that forgiveness. At least give me that forgiveness.

Without it I'm dead!
Pubblicato: domenica 22 dicembre 2024
Alle ore: 21:40:21
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