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Raccolta: Testi Canzoni
Miope realtà


Il pessimismo, che abita il cuore,

è il ventre che accoglie e partorisce

l’arcobaleno delle variopinte emozioni,

che l’odierna e deludente vita

relega al solo palpitare dei sogni.

 

Il Sognare, che anima le notti,

è la dispensa che custodisce e conserva

la ricca provvigione di cibo,

che l’affamata realtà utilizza e consuma

per sfamare le diurne speranze.

 

Il trascendente, che vivifica il finito essere,

è il mistero che produce e dona

la pacifica gioia dell’eterno esserci,

alla voluttà d’un desiderio

insito nel pensiero dell’immanente fare.

 

L’amore, che allegro e sofferente

si dimena tra il bene e il male,

non indossa le lenti della miope realtà,

non assoggetta, facendosi servire,

alcuna tattica, vedente o cieco esso sia

prosegue il suo cammino sul sentiero

della perfetta utopia.

 

La sconfitta, che logora e divora

la terrena energia,

che prima accelera e poi stronca

il battere d’un cuore,

tetramente spalanca l’uscio d’una casa

dove radiosa e solare espande

la progenie della felicità.

 

La consapevolezza di ciò che non sono

m’addolora e m’affligge, m’adombra,

nascondendo il disegno di ciò che bramo essere.

 

La sua mano, con rinnovata intelligenza,

ridipinge e colora il quadro che ritraendomi

e agli altri mostra ciò che sono.

 

In me costruisce l’idea, che la vera identità dell’uomo,

vive nel chiarore dell’alba che dentro porta,

morendo nel buio della notte che fuori vive.

 

 

Myopic reality

Pessimism, which inhabits the heart,

is the womb that welcomes and gives birth

to the rainbow of colorful emotions,

that today's disappointing life

relegates to the mere palpitating of dreams.

 

Dreaming, which animates the nights,

is the pantry that guards and preserves

the rich supply of food,

that hungry reality uses and consumes

to feed the daytime hopes.

 

The transcendent, which vivifies the finite being,

is the mystery that produces and gives

the peaceful joy of eternal being,

to the voluptuousness of a desire

inherent in the thought of immanent doing.

 

Love, which cheerfully and sufferingly

wriggles between good and evil,

does not wear the lenses of myopic reality,

does not subject, by being served,

any tactic, whether it is sighted or blind

it continues its journey on the path

of perfect utopia.

 

Defeat, which wears down and devours

the earthly energy,

which first accelerates and then crushes

the beating of a heart,

gloomily throws open the door of a house

where radiant and sunny

the progeny of happiness expands.

 

The awareness of what I am not

grieves and afflicts me, overshadows me,

hiding the design of what I long to be.

 

His hand, with renewed intelligence,

repaints and colors the picture that portrays me

and shows others what I am.

 

In me he builds the idea, that the true identity of man,

lives in the brightness of the dawn that he carries inside,

dying in the darkness of the night that lives outside.
Pubblicato: giovedì 2 gennaio 2025
Alle ore: 03:41:54
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