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Miope realtà
Il pessimismo, che abita il cuore,
è il ventre che accoglie e partorisce
l’arcobaleno delle variopinte emozioni,
che l’odierna e deludente vita
relega al solo palpitare dei sogni.
Il Sognare, che anima le notti,
è la dispensa che custodisce e conserva
la ricca provvigione di cibo,
che l’affamata realtà utilizza e consuma
per sfamare le diurne speranze.
Il trascendente, che vivifica il finito essere,
è il mistero che produce e dona
la pacifica gioia dell’eterno esserci,
alla voluttà d’un desiderio
insito nel pensiero dell’immanente fare.
L’amore, che allegro e sofferente
si dimena tra il bene e il male,
non indossa le lenti della miope realtà,
non assoggetta, facendosi servire,
alcuna tattica, vedente o cieco esso sia
prosegue il suo cammino sul sentiero
della perfetta utopia.
La sconfitta, che logora e divora
la terrena energia,
che prima accelera e poi stronca
il battere d’un cuore,
tetramente spalanca l’uscio d’una casa
dove radiosa e solare espande
la progenie della felicità.
La consapevolezza di ciò che non sono
m’addolora e m’affligge, m’adombra,
nascondendo il disegno di ciò che bramo essere.
La sua mano, con rinnovata intelligenza,
ridipinge e colora il quadro che ritraendomi
e agli altri mostra ciò che sono.
In me costruisce l’idea, che la vera identità dell’uomo,
vive nel chiarore dell’alba che dentro porta,
morendo nel buio della notte che fuori vive.
Myopic reality
Pessimism, which inhabits the heart,
is the womb that welcomes and gives birth
to the rainbow of colorful emotions,
that today's disappointing life
relegates to the mere palpitating of dreams.
Dreaming, which animates the nights,
is the pantry that guards and preserves
the rich supply of food,
that hungry reality uses and consumes
to feed the daytime hopes.
The transcendent, which vivifies the finite being,
is the mystery that produces and gives
the peaceful joy of eternal being,
to the voluptuousness of a desire
inherent in the thought of immanent doing.
Love, which cheerfully and sufferingly
wriggles between good and evil,
does not wear the lenses of myopic reality,
does not subject, by being served,
any tactic, whether it is sighted or blind
it continues its journey on the path
of perfect utopia.
Defeat, which wears down and devours
the earthly energy,
which first accelerates and then crushes
the beating of a heart,
gloomily throws open the door of a house
where radiant and sunny
the progeny of happiness expands.
The awareness of what I am not
grieves and afflicts me, overshadows me,
hiding the design of what I long to be.
His hand, with renewed intelligence,
repaints and colors the picture that portrays me
and shows others what I am.
In me he builds the idea, that the true identity of man,
lives in the brightness of the dawn that he carries inside,
dying in the darkness of the night that lives outside.
Pubblicato: giovedì 2 gennaio 2025
Alle ore: 03:41:54
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