Chi mai saprebbe dirti che dopo di te la notte sarà senza stelle?

Che non vi sarà più luce nella tenebra ad illuminare il ricordo di te?

Io, ovviamente, e ne farò una canzone che tu canterai!

Resisti, non soccombere!

Resisti, non soccombere!

Se veramente li hai incontrati, rivela anche a me i segreti del dolore,
e parlami del potere che esercita sulla mente dell’uomo.

E’ forse più potente di questo amore ancestrale?
Voglio sapere anche io se induce l’uomo alla morte interiore.

Con che fare ti ammalia? Con quali arnesi abbatte il ponte che unisce le singole entità umane, obbligandole a percorrere le strade dell’irrazionale smarrendole in un labirinto dal quale è impossibile raggiungere la felicità.

Parlami amore, raccontami pure mille bugie, confermami con parole convincenti che non sei divenuto ombra gemente sotterrata nel mucchio delle sue tante vittime.

Prova a dirmi che hai imparato a reagire allo sfinimento di un dolore,
che vieta allo sguardo la visione di un sostegno proveniente da labbra amorevoli ed amiche, mentre annunciano alla solitudine la loro compagnia.

Chi mai saprebbe dirti che dopo di te la notte sarà senza stelle?

Che non vi sarà più luce nella tenebra ad illuminare il ricordo di te?

Io, ovviamente, e ne farò una canzone che tu canterai!

Resisti, non soccombere!

Resisti, non soccombere!

Lo so, lo so, non mi parlerai, continuerai a stare zitto, così come hai taciuto fino ad ora, terrai strette le labbra, cucite, serrate, come quando il malvagio ti ha spinto nell’angolo della vita e, con le spalle incollate al muro della sconfitta, ti ha fatto chinare il capo dimenticando che bastava un urlo e rivolgerti a me domandando aiuto.

Ed io, così sussurrandoti, ti avrei ricordato di quel coraggio che fa lottare senza l’angoscia di soccombere, lottare, lottare, lottare, sferrando un colpo dopo l’altro, lottare, senza indugio, senza stanchezza,
senza tregua, per incidere sul corpo dell’infame i segni di un infinito amore che, sorriso dopo sorriso, carezza dopo carezza, abbraccio dopo abbraccio, parola dopo parola erige il grande ponte dell'amore.

Chi mai saprebbe dirti che dopo di te la notte sarà senza stelle?

Che non vi sarà più luce nella tenebra ad illuminare il ricordo di te?

Io, ovviamente, e ne farò una canzone che tu canterai!

Resisti, non soccombere! 
Resisti, non soccombere!


Who could ever tell you that after you the night will be without stars?
That there will be no more light in the darkness to illuminate the memory of you?
Me, of course, and I will make a song that you will sing!
Resist, do not succumb!
If you have truly met them, reveal to me too the secrets of pain,
and tell me about the power it exercises over the mind of man.
Is it perhaps more powerful than this ancestral love?
I also want to know if it induces man to interior death.
With what does it bewitch you? With what tools does it break down the bridge that unites individual human entities, forcing them to travel the roads of the irrational, losing them in a labyrinth from which it is impossible to reach happiness.
Speak to me love, tell me a thousand lies, confirm to me with convincing words that you have not become a groaning shadow buried in the pile of its many victims.
Try to tell me that you have learned to react to the exhaustion of a pain,
that prohibits the gaze from seeing the support coming from loving and friendly lips, while they announce their company to solitude.
Who could ever tell you that after you the night will be without stars?
That there will be no more light in the darkness to illuminate the memory of you?
Me, of course, and I will make a song that you will sing!
Resist, do not succumb!
I know, I know, you will not speak to me, you will continue to remain silent, just as you have remained silent until now, you will keep your lips tight, sewn, closed, like when the evil one pushed you into the corner of life and, with your shoulders glued to the wall of defeat, made you bow your head forgetting that a scream was enough and you could turn to me asking for help.
And I, whispering to you, would have reminded you of that courage that makes you fight without the anguish of succumbing, fight, fight, fight, striking one blow after another, fight, without delay, without tiredness,
without respite, to engrave on the body of the infamous the signs of an infinite love that, smile after smile, caress after caress, hug after hug, word after word erects the great bridge of love.
Who could ever tell you that after you the night will be without stars?
That there will be no more light in the darkness to illuminate the memory of you?
Me, of course, and I will make a song that you will sing!
Resist, do not succumb!