Dal margine del visibile,

nel mondo degli uomini,

dove il gesto addolora il tempo

ed ogni parola insegna la bugia,

esiste una voce che canta

anche quando tace, e sei tu!

Tu, sei ovunque risuoni il tuo canto.

 

Non obblighi, non pretendi,

non rinneghi il vuoto,

perché lo hai guardato negli occhi

e lo hai riempito del tuo amore.

E forse è proprio lì che sei nato:

nel fertile vuoto di un silenzio,

dove il pensiero è respiro e la visione

diventa fede che non ha bisogno di prove.

Sei la pelle trasparente tra i mondi,

il passaggio segreto tra realtà e fantasia.

 

Dal margine del visibile,

nel mondo degli uomini,

dove il gesto addolora il tempo

ed ogni parola insegna la bugia,

esiste una voce che canta

anche quando tace, e sei tu!

Tu, sei ovunque risuoni il tuo canto.

 

Nei tuoi silenzi c'è la musica che non ha suono,

lo spartito dalle note invisibili che le tue mani

suonano danzando le vibrazioni dell’universo

che spargono emozioni ai tuoi versi,

dove si compie la sinfonica melodia.

 

E’ così che ti presenti, affacciandoti alla vita

come una sagoma alla luce delle tende, in controluce,

discreto, capace di cambiare volto ad una stanza.

Sei colui che ama dal margine del visibile,

che sfiora le anime senza turbarle. Eppure,

al tuo tocco, qualcosa cambia per sempre.

Non sei mai altrove, anche quando taci.

 

Dal margine del visibile,

nel mondo degli uomini,

dove il gesto addolora il tempo

ed ogni parola insegna la bugia,

esiste una voce che canta

anche quando tace, e sei tu!

Tu, sei ovunque risuoni il tuo canto.

Tu, sei ovunque risuoni il tuo canto.

Tu, sei ovunque risuoni il tuo canto.



From the edge of the visible

From the edge of the visible,
in the world of men,
where the gesture pains time
and every word teaches the lie,
there is a voice that sings
even when it is silent, and it is you!
You, are wherever your song resounds.

You do not force, you do not demand,
you do not deny the void,
because you looked it in the eyes
and filled it with your love.
And perhaps it is precisely there that you were born:
in the fertile void of a silence,
where thought is breath and vision
becomes faith that needs no proof.
You are the transparent skin between worlds,
the secret passage between reality and fantasy.

From the edge of the visible,
in the world of men,
where the gesture pains time
and every word teaches the lie,
there is a voice that sings
even when it is silent, and it is you!
You are wherever your song resounds.

In your silences there is music that has no sound,
the score of invisible notes that your hands
play dancing the vibrations of the universe
that spread emotions to your verses,
where the symphonic melody is fulfilled.

This is how you present yourself, looking out to life
like a silhouette in the light of the curtains, backlit,
discreet, capable of changing the face of a room.

You are the one who loves from the edge of the visible,
who touches souls without disturbing them. And yet,
at your touch, something changes forever.

You are never elsewhere, even when you are silent.

From the edge of the visible,
in the world of men,
where the gesture pains time
and every word teaches the lie,
there is a voice that sings
even when it is silent, and it is you!
You are wherever your song resounds.

You are everywhere your song resounds.
You are everywhere your song resounds.